GINECOMASTIA MASCHILE UMBRIA – MARCHE, COS’É!
Mentre nel caso delle donne, il seno è un tratto comune e sinonimo di bellezza e femminilità, l’ingrossamento delle mammelle maschili può causare un forte disagio estetico, fino a incidere negativamente sull’autostima.
Cos’è la ginecomastia
Con il termine ginecomastia maschile si intende lo sviluppo della mammella nell’uomo. Durante il periodo di pubertà è comune che si verifichi un ingrossamento della ghiandola mammaria anche nell’uomo che però, nella normalità dei casi, tende a ridursi nel breve tempo (ginecomastia transitoria puberale). Quando la ginecomastia non scompare o viene sviluppata in età adulta può derivare da diverse cause:
- Squilibri ormonali
- Patologie
- Assunzione di farmaci
- Obesità
- Cause oncologiche
L’origine della ginecomastia va indagata con il consulto di un medico specializzato e la prescrizione di appositi esami al fine di individuare la terapia più adatta.
L’intervento chirurgico di ginecomastia consente di risolvere il problema della ginecomastia maschile attraverso la rimozione della ghiandola mammaria e/o del tessuto adiposo in eccesso, a seconda della natura della patologia.
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Tipologie di ginecomastia
In base all’origine, la ginecomastia maschile si può classificare come:
- Ginecomastia ghiandolare: è la ginecomastia “vera”, causata dall’ipertrofia della ghiandola mammaria che ingrossandosi favorisce lo sviluppo della mammella. Si può riscontrare solo in un seno (monolaterale) o in entrambi (bilaterale) e in genere deriva da disturbi ormonali. La risoluzione della ginecomastia ghiandolare prevede l’asportazione della ghiandola mammaria.
- Ginecomastia adiposa (adipomastia): si tratta di una pseudo ginecomastia, conseguente all’aumento di peso e/o all’accumulo di grasso in corrispondenza delle mammelle. Si verifica spesso nei casi di obesità o sovrappeso e può essere trattata mediante liposuzione o mastopessi.
- Ginecomastia mista: Si verifica quando l’ingrossamento della mammella è causato sia da ipertrofia ghiandolare che dall’eccesso di grasso.
Paziente tipo
Possono ricorrere alla ginecomastia i pazienti con i requisiti di salute idonei, che hanno raggiunto l’età minima per accedere all’operazione (di solito 17 anni) e presentano una o più delle seguenti caratteristiche:
- Eccessivo volume di una o entrambe le mammelle per ingrossamento della ghiandola mammaria
- Accumulo di tessuto adiposo (grasso) in corrispondenza dei seni
- Eccessivo sviluppo ghiandolare e accumulo di grasso (ginecomastia mista)
- Asimmetria delle mammelle
- Aumento del volume dei capezzoli
L’intervento è consigliato nei casi in cui le terapie farmacologiche (per la ginecomastia ghiandolare), o diete e attività sportiva (per la ginecomastia adiposa) non hanno riscontrato giovamento.
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Intervento e tecniche
L’intervento di ginecomastia ha solitamente una durata di poche ore e può essere effettuato in day hospital o con ricovero breve, a seconda dell’entità dell’operazione.
Durante la visita e gli esami preliminari viene accertata la natura della ginecomastia e si concordano i dettagli dell’intervento con il medico. Lo specialista prende le misure e valuta il risultato ottenibile consentendo al paziente di basarsi su aspettative reali.
Come anticipato, la tipologia dell’intervento è diversa in base al tipo di ginecomastia.
Ginecomastia ghiandolare
Il chirurgo plastico effettua un’incisione intorno all’areola (periareolare) che gli consente di eseguire l’asportazione totale della ghiandola mammaria. In alcuni casi può essere necessario asportare la pelle in eccesso (mediante mastopessi) e intervenire per ridurre eventuali asimmetrie delle mammelle.
Ginecomastia adiposa
L’intervento si effettua con il metodo della liposuzione che consente di asportare il tessuto adiposo in eccesso mediante l’inserimento di cannule collegate a un macchinario aspirante. In questo modo è possibile rimuovere il grasso in aree localizzate delineando i pettorali e restituendo al torace un aspetto più tonico.
Ginecomastia mista
Il chirurgo interviene applicando entrambe le tecniche. L’intervento in questo caso ha una durata maggiore.
Risultati e decorso post-operatorio
I risultati dell’intervento di ginecomastia sono percepibili fin da subito ma saranno necessari alcuni mesi per poter vedere il risultato definitivo. Nelle fasi post-operatorie è fondamentale osservare le raccomandazioni fornite dal medico. Nei giorni appena successivi si consiglia un periodo di riposo e l’astensione da attività che richiedono sforzi. Solitamente si può tornare progressivamente al normale svolgimento della vita quotidiana nel giro di circa 1-2 settimane. La ripresa può variare da paziente a paziente e dipende dall’entità dell’operazione subita. Gli effetti sono definitivi ma possono subire variazioni in seguito ad aumento di peso e/o dimagrimento notevoli.
Rischi e complicanze
Indolenzimento, fastidio, gonfiore e edema sono effetti normali che tendono ad assopirsi con il passare dei giorni. Tuttavia, l’intervento di ginecomastia presenta i rischi comuni agli altri interventi chirurgici e rischi specifici, di cui è importante essere consapevoli prima di sottoporsi all’operazione. Tra i rischi comuni possono manifestarsi infezioni, infiammazioni, emorragie, reazioni allergiche e indesiderate all’anestesia. Le complicanze specifiche, invece, possono riguardare problemi di cicatrizzazione, diminuzione della sensibilità nell’area del capezzolo, retrazione del capezzolo, asimmetrie delle mammelle e insoddisfazione circa il risultato ottenuto.
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